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Il World Class Manufacturing (WCM) è il programma più evoluto ed universalmente applicato per il miglioramento continuo; sistema integrato di derivazione Giapponese, ha portato un nuovo modo di lavorare che prevede l’eliminazione di ogni tipo di spreco e perdita (Muda) con il coinvolgimento di tutti i livelli di risorse, attraverso l’impegno rigoroso di metodi e standard.
Il WCM rappresenta di fatto l’evoluzione e l’integrazione di metodologie e di logiche sviluppate dagli anni ’50 agli anni ‘80, come Lean Manufacturing (Produzione snella), JIT (Just in Time), QRM (Quick Response Manufacturing), TPM (Total Productive Maintenance), TQM (Total Quality Management) e Six Sigma, a cui si aggiunge un’attenta valutazione delle perdite e degli sprechi, ai fini di una progettualità coerentemente priorizzata e finalizzata (Cost Deployment). Le attività di tutti i team sono orientate alla realizzazione di progetti Kaizen con l’obiettivo di azzerare le perdite e le loro cause attraverso un miglioramento continuo fondato sul rinnovamento a piccoli passi.
Gli obiettivi del WCM si raggiungono essenzialmente attraverso tre fattori:
L’impiego di questi fattori è funzionale al raggiungimento del target del WCM, che si può riassumere con il concetto di “Zero” così declinabile:
Come già detto, il raggiungimento di questi standard deriva dall’implementazione di metodologie e discipline specifiche note come il TQM, il TPM e il JIT, come di seguito illustrato.
La maggior parte di queste tecniche è certamente nota da tempo. Ma il porre la risorsa umana come motore del cambiamento (“Le risorse umane sono qualcosa al di sopra di ogni misurazione. Le capacità di queste risorse possono estendersi illimitatamente quando ogni persona comincia a pensare” – Taichi Ohno) e non come un problema (Perché tutte le volte che ho bisogno di un paio di braccia mi ritrovo attaccato anche un cervello? – Henry Ford), il considerare il cliente e i suoi bisogni individuali come la ragion d’essere dell’impresa (non come ‘male necessario’), la tensione al miglioramento come situazione stabile dell’organizzazione e non come fatto contingente, sono la reale essenza della filosofia WCM.
CESAP, nell’era di Industria 4.0, ha pensato di coniugare l’applicazione rigorosa di tali metodologie con l’utilizzo efficace delle nuove tecnologie derivanti dalla Digital Transformation, elaborando il metodo Digital DMAIC, filo conduttore delle attività e dei programmi svolti presso lo Yūshū Sentā, il Centro Nazionale di Eccellenza sui Polimeri, che grazie al suo Plastics Smart Hub 4.0 rappresenta il più avanzato ed attrezzato centro di formazione tecnica e tecnologica nei settori della chimica, plastica, gomma, carta e cartone oggi presente in Italia.